L’industria aerea africana ha perso 55 miliardi di dollari a causa della chiusura dei virus

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Credito: CC0 Pubblico Dominio

L’industria dei viaggi e del turismo in Africa ha perso 55 miliardi di dollari a causa della chiusura dei confini per limitare la diffusione del coronavirus, ha affermato giovedì l’Unione africana.

In un continente in cui i safari sono una potente calamita per i turisti, il settore è stato duramente colpito da blocchi che hanno chiuso le frontiere aeree, terrestri e marittime.

“L’impatto è davvero grave”, ha affermato il commissario dell’Unione africana Amani Abou-Zeid in un briefing virtuale organizzato dal Forum economico mondiale e dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

“Stiamo parlando di 55 miliardi di dollari (49 miliardi di euro) persi entro tre mesi in un anno in cui avremmo dovuto vedere un aumento dei viaggi e del trasporto aereo”, ha avvertito. “Ci sono compagnie aeree che potrebbero non sopravvivere al COVID-19”.

“In Africa il turismo non è lusso”, ha detto. “Questo è il nostro sostentamento.”

Nonostante un costante aumento dei casi di coronavirus, i paesi in tutta l’Africa stanno portando avanti piani per riprendere il traffico aereo.

Una manciata di stati ha riaperto i propri confini la scorsa settimana, tra cui Zambia e Sierra Leone. Il Senegal ha annunciato la ripresa dei viaggi aerei internazionali dal 15 luglio.

“Mentre stiamo per aprire… ora stiamo anche spingendo per il turismo intra-africano”, ha detto Abou-Zeid, chiedendo tasse più basse, tariffe ridotte per i biglietti e agevolazioni per i visti per incoraggiare “gli africani a vedere l’Africa”.

Sperava che la riapertura dei cieli “attutisse alcuni dei gravi impatti sul … trasporto aereo e sul turismo”.

L’Africa ha registrato oltre 420.000 casi di coronavirus e oltre 10.000 morti.

Il Sudafrica è il paese più colpito dell’Africa subsahariana, rappresentando circa un terzo del totale cumulativo della regione.

Il capo regionale dell’OMS Matshidiso Moeti ha avvertito di una “certa sottovalutazione dei casi” a causa della carenza di kit di test e della tendenza a testare solo i pazienti sintomatici

Prosper Zo’o Minto’o dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO) ha descritto l’impatto del virus sull’industria aerea africana come “allarmante”.

Negli ultimi tre mesi gli aerei hanno trasportato 60 milioni di passeggeri in meno sulle rotte internazionali e 30 milioni in meno per i viaggi nazionali.

Zo’o Minto’o ha stimato che le compagnie aeree avrebbero bisogno di almeno 20 miliardi di dollari (18 miliardi di euro) in aiuti di stimolo per poter tornare nei cieli.


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