Google ha nuovamente accusato di aver fissato i prezzi con Facebook in una proposta di azione collettiva

Google è stata colpita da un altro procedimento antitrust.

Angela Lang / CNET

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Riferimenti del procedimento Prima affermazione fatta In un’accusa antitrust contro Google l’anno scorso presentata dal procuratore generale del Texas Ken Paxton e un gruppo di AG in altri nove stati. A quel tempo, lo stato rese Google illegale con Facebook, il suo più agguerrito concorrente nel mercato della pubblicità digitale, dopo aver minacciato di perseguire il dominio di Google nel mercato supportando un metodo di acquisto di annunci chiamato 渉eader bidding. Dichiarava di essere affiliato.

Google avrebbe contattato Facebook per mitigare la minaccia, temendo che Facebook si muovesse nel mercato pubblicitario. Dopotutto, Facebook si è ritirato dopo che Google ha accettato di fornire ai social network informazioni speciali, vantaggi di velocità per aiutare Facebook ad avere successo nelle aste e tassi di vincita garantiti, secondo il reclamo di martedì. ..

“Per dare a Facebook incentivi sufficienti, Google e Facebook hanno concordato di fissare i prezzi e allocare un mercato tra di loro al display web dell’editore e alle aste pubblicitarie in-app”, afferma il reclamo. .. 淕nonostante la portata e la natura ampia della cooperazione tra Google e Facebook, erano profondamente consapevoli che le loro attività avrebbero potuto portare a violazioni dell’antitrust.

Un portavoce di Google ha chiesto un commento mercoledì, post sul blog La società ha annunciato a gennaio in risposta a una causa in Texas. In un post, Google ha definito il procedimento un “attacco ingannevole al business della tecnologia pubblicitaria”.滭/p>

Facebook ha rifiutato di commentare. In precedenza, la società ha respinto l’affermazione, affermando che 渟 tali partnership sono comuni nel settore.滭/p>

I reclami arrivano quando Google trova obiettivi in ​​diversi importanti procedimenti antitrust, incluso se stesso. Reclami presentati il ​​mese scorso da una coalizione di 36 stati e dal Distretto di Columbia per pratiche anticoncorrenziali su Google Play Store, il mercato delle app. Il procedimento si unisce ad altri procedimenti volti a indagare sul predominio di Google in tutti i settori, dalla ricerca e pubblicità alla potenza del sistema operativo Android, il software mobile dominante nel mondo.

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